Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Premesso che:
La crisi è il frutto delle politiche liberiste degli ultimi anni. Queste politiche da un lato hanno diminuito il potere d'acquisto delle persone attraverso la riduzione di salari e pensioni; dall'altro hanno favorito la speculazione finanziaria. Adesso gli stessi che hanno provocato la crisi la vogliono far pagare ai lavoratori e ai pensionati, sprecando per di più un mucchio di denaro pubblico per salvare le banche private. In questo modo la crisi si aggraverà e con essa le ingiustizie sociali. Per uscire dalla crisi occorre rovesciare queste politiche.
I Sottoscritti e le Sottoscritte chiedono:
1) Aumento di salari e pensioni. Tetto alle retribuzioni dei manager.
2) Blocco dei licenziamenti, estensione della cassa integrazione ai lavoratori di tutte le aziende in crisi, aumento della Cig all'80%, salario sociale per i disoccupati.
3) Miglioramento del Welfare con l'aumento delle prestazioni sociali, il rilancio dell'istruzione pubblica, il blocco degli sfratti, l'abolizione dei ticket sanitari.
4) Nazionalizzazione delle grandi banche garantendo i risparmi e il credito alle imprese.
5) Intervento pubblico in economia per guidare una riconversione ambientale della produzione.
6) Creazione di nuovi posti di lavoro con un piano per la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico, il risanamento del territorio, la manutenzione delle reti idriche, il risparmio energetico.
7) Blocco della delocalizzazione delle aziende.
8) Aumento delle tasse sui redditi alti, sulle rendite. Chiusura dei paradisi fiscali.
9) Introduzione della tassa patrimoniale e della tassa di successione sui grandi patrimoni.
10) Taglio delle spese militari. No all'acquisto dei 131 cacciabombardieri F35. Ritiro della missione in Afghanistan (che costa 1000 euro al minuto).
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PETIZIONE POPOLARE